La Finta Semplice
Dramma giocoso in tre atti di Wolfgang Amadeus Mozart
Concept
Un bambino compone un’opera intera!
Quando Wolfgang Amadeus compone ‘La finta semplice’ ha solo 12 anni e proprio quest’opera rappresenta la transizione da ben noto bambino prodigio in compositore esordiente.
Questa transizione sta all’origine della mia messa in scena, perché ogni opera d’arte è allo stesso tempo un esperimento transitorio e un risultato finale.
Il testo di Goldoni è basato sulla commedia dell’arte: due coppie innamorate e due fratelli arroganti che minacciano l’unione dei giovani. La loro cura: farli innamorare tutti e due della stessa donna, che, fingendosi semplice, gioca con loro e garantisce il futuro delle coppie giovani, così come il futuro del giovane compositore.
Gli uomini arroganti che pretendono di possedere una donna per diritto, vengono puniti: elemento caratteristico dell’umanità del compositore, che si ripeterà in tutta la sua opera.
È un mondo adulto visto con gli occhi di un bambino: passioni, provocazioni, intrighi e delusioni intorno al mistero dell’amore.
Credits
Libretto di Carlo Goldoni/Marco Coltellini
Maestro concertatore e direttore Theodor Guschlbauer
Regie Claudia Blersch
Scene e costumi Nuova Accademia di Belle Arti/ Margherita Palli
Luci Andrea Locorotondo
Con
Benedetta Torre, Eduardo Martinez, Lorenzo Martelli, Xenia Tziouvaras, Rosalìa Cid, Luca Bernard, Davide Piva
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Goldoni, Firenze 2023
Questa produzione traspone la storia in una quasi contemporaneità, con un telefono pubblico a muro e con una foggia degli abiti che ci riportano indietro di qualche decennio; il tutto però incorniciato dal Settecento con il quale l’azione drammatica intesse un continuo dialogo. E così, fin dal principio, spunta dalla barcaccia il piccolo Wolfgang per contemplare divertito la sua opera e interagire con essa con l’aiuto di tre servitori e del clavicembalista in costumi rococò. Dal secondo atto in abito bianco ancien regime sarà anche Rosina, mentre al suo ingresso, pur vestita in stile moderno, ci si presenta come una viaggiatrice del grand tour. Alcuni dettagli del libretto, marginali se non addirittura insignificanti, vengono intelligentemente assunti dalla regia come spunti per costruire situazioni che tengono insieme e vivacizzano la rappresentazione. Così dall’aria degli amoretti nasce l’andirivieni dei puttini bendati con arco e frecce, mentre l’invito a cena del finale del primo atto è preso a pretesto per creare un notturno in cucina con frutta e prosciutti, citazione parodistica del Bacco del Caravaggio e delle nature morte della pittura barocca. Lo spettacolo è unitario ed armonico e ci racconta l’amore in un modo leggero e garbato, con effetti di deliziosa comicità. Potremmo dire che ‘La finta semplice’ è a suo modo una folle journèe in miniature.
Opera Libera
L’opera scritta da Mozart appena dodicenne, é portata in scena dalla regia di Claudia Blersch e lo spettacolo piace con vigorosi applausi finali per tutti.
Lo Spettacoliere
La regista Claudia Blersch costruisce uno spettacolo vivace e con molte trovate divertenti.
Firenzepost.it